venerdì 2 gennaio 2015

La luce sugli oceani

Ciao ragazzi e buon anno!!
Avete iniziato bene l'anno nuovo? Io, complice il freddo di questi giorni, ne ho approfittato per leggere di più (eh eh eh), e quindi vi presento subito l'ultimo libro letto!

La luce sugli oceani
Autrice M. L. Stedman, uscito nelle librerie a Maggio 2012.
Trama: Isabel ama la luce del faro sugli oceani, che rischiara le notti. E adora le mattine radiose, con l'alba che spunta prima li che altrove, quasi quel faro fosse il centro del mondo. Per questo ogni giorno scende verso la scogliera e si concede un momento per perdersi con lo sguardo tra il blu, nel punto in cui due oceani, quello australe e quello indiano, si stendono come un tappeto senza confini. Li, sull'isola remota e aspra abitata solo da lei e suo marito Tom, il guardiano del faro, Isabel non ha mai avuto paura. Si è abituata ai lunghi silenzi e al rumore assordante del mare. Ma questa mattina un grido sottile come un volo di gabbiani rompe d'improvviso la quiete dell'alba. Quel grido, destinato a cambiare per sempre il corso della loro vita, è il tenue vagito di una bambina, ritrovata a bordo di una barca naufragata sugli scogli, insieme al cadavere di uno sconosciuto. Per Isabel la bambina senza nome è il regalo più grande che l'oceano le abbia mai fatto. E' la figlia che ha sempre voluto. E sarà sua. Nessuno lo verrà a sapere, basterà soltanto infrangere una piccola regola. Basterà che Tom non segnali il naufragio alle autorità, cosi nessuno verrà mai a cercarla. Decidono di chiamarla Lucy. Ben presto quella creatura vivace e sempre bisognosa d'attenzione diventa la luce della loro vita. Ma ogni luce crea delle ombre. E quell'ombra nasconde un segreto grande come un macigno, più indomabile di qualcunque corrente e tempesta Tom abbia mai dovuto illuminare con la luce del suo faro.

Come ho già detto grazie alle vacanze di questi giorni ho avuto molto più tempo da dedicare alla lettura, ma penso che per un libro come questo (che ho letto in tre giorni) avrei sacrificato volentieri qualche ora di sonno... Fondamentalmente la trama si svolge in tre fasi, nella prima parte il punto di vista nella narrazione è quello di Tom, si parla del suo passato, della guerra a cui ha partecipato e di come è giunto in quella cittadina dell'Australia, Partageuse, dove incontrerà la donna della sua vita, Isabel. La seconda fase invece è raccontata dalla donna, che per amore del marito parte per l'isola remota dove Tom è guardiano del faro. In questa seconda fase il lettore viene a conoscenza di particolari della vita della coppia, e di alcuni avvenimenti che porteranno la coppia, ma soprattutto Isabel, a prendere la propria decisione nel momento in cui trovano la bambina nella barca naufragata. Infine nella terza parte c'è di nuovo il punto di vista di Tom, che inizia a consumarsi dal senso di colpa per il fatto di aver infranto le regole e aver contribuito a costruire la felicità della sua famiglia sul dolore di qualcun altro.
Sicuramente il libro pone a delle domande di tipo etico e morale: è giusto mettere al primo posto la propria felicità a discapito del dolore di qualcun altro? Fino a che punto può spingersi l'amore di una madre per il proprio bambino? E' possibile distinguere nettamente ciò che è giusto da ciò che è sbagliato?
Secondo me proprio il fatto di conoscere ciò che accade alla coppia durante la permanenza sull'isola può aiutare a comprendere il comportamento della donna, ma il personaggio che mi è piaciuto di più comunque, è quello di Tom, il guardiano del faro, che sacrifica tutto per fare la cosa giusta, anche se questo lo porta a ritrovarsi solo contro tutti.
Questo libro per me si merita un posto d'onore nella mia libreria. Buona lettura, a presto!



Nessun commento:

Posta un commento